Walter D’Angelo, detto “the dolphin”. Nuota da quando ha otto anni. Autodidatta, ma con grandi potenzialità, viene avviato dai genitori all'agonismo. A 15 anni è un campioncino del nuoto, ma lascia dopo la delusione di aver mancato di un solo decimo di secondo la qualificazione ai Campionati Italiani di categoria. Si diploma, a 23 anni inizia a lavorare al Comune di Milano. Sarà sei volte campione italiano dei 50 metri rana ai Campionati Nazionali dei dipendenti comunali. La passione per l’acqua è però più forte di tutto, diventa maestro di salvamento e istruttore di nuoto (oggi insegna in una palestra di Milano). E’ del 1994 la sua prima traversata in solitaria, sul Lago Maggiore. Replicata l’anno successivo con una traversata di 30 chilometri, dal versante svizzero a quello lombardo. Qualche impresa in acqua dolce, il Trofeo di Ghiaccio di Milano durante il quale nuota per 150 metri senza muta nelle acque dell’alzaia del Naviglio Grande. E poi l’attraversamento della Manica in staffetta, quello dello Stretto di Messina per ben 6 volte consecutive in solitaria, la medaglia d’argento nel 2019 ai Campionati Mondiali in acque gelide a Blad ( Slovenia). Oggi, a 58 anni, il nuotatore nativo di Pieve Emanuele è pronto a ripartire, dopo la sosta forzata per il Covid19. Con un nuovo obiettivo, la medaglia d'oro ai prossimi Campionati Mondiali in acque gelide del prossimo febbraio in Polonia.

Walter D'Angelo, sul Naviglio Grande per riprendere confidenza con le competizioni

Ripartirò da Milano - dichiara Walter D'Angelo - il mio primo impegno dopo questa lunga pausa dovuta alla pandemia di Covid19 sarà un percorso veloce di circa 200 metri nelle acque del Naviglio Grande. Partenza dalla Canottieri Milano ed arrivo a San Cristoforo” Una iniziativa peraltro da confermare, mancano ancora le autorizzazioni. “Il rischio è che in quel periodo nel Naviglio manchino le acque” D’altronde a Walter D’Angelo spetta il compito di trovare i nuotatori, l’organizzazione della manifestazione è a carico della Canottieri San Cristoforo. Anche se per la verità al nuotatore di Pieve Emanuele stuzzica l’idea di riproporre una sfida di qualche anno fa. “Fino a sette anni fa quattro nuotatori della Canottieri Milano erano opposti a quattro nuotatori della Canottieri Olona in occasione del Cimento Invernale, l’ultima domenica di gennaio. Mi piacerebbe che questa volta a sfidarsi fossero la Canottieri Milano e la Canottieri San Cristoforo. Ma al momento è soltanto un’idea che deve essere ancora tutta sviluppata

Campionati Mondiali in acque gelide, obiettivo la medaglia d'oro

Ma il primo vero e importante impegno per Walter D'Angelo sarà a febbraio dell’anno prossimo, in Polonia. Nei primi giorni del mese, dal 6 al 9 febbraio, si disputeranno infatti i Campionati Mondiali in acque gelide. Un appuntamento che Walter D'Angelo aspetta con non celate ambizioni. “L’anno scorso i campionati non si sono disputati a causa del Covid, due anni fa, in Slovenia sul Lago di Bled, ho perso la medaglia d’oro per un solo decimo di secondo. Proprio dietro un polacco. E’ quindi giunta l’ora di riprendersela” Un obiettivo che richiede una preparazione dura e specifica, come dura è la competizione. Da svolgersi solo con costume, cuffia ed occhialini. “Per abituarmi e preparami al meglio per questo importantissimo appuntamento - spiega il nuotatore milanese - mi alleno all’Idroscalo, dove la temperatura dell’acqua si aggira intorno ai 10 gradi. A casa faccio docce esclusivamente fredde. E ho ripreso ad allenarmi in piscina” Tra i partecipanti, nuotatori provenienti da tutto il mondo. “Dovrò competere con polacchi e nuotatori del Nord Europa, maggiormente abituati alle acque gelide. Ma la medaglia d’oro è alla mia portata, darò il massimo per conquistarla”

In Ecuador, presente alla gara organizzata da un amico

Giusto per non perdere l’abitudine alle competizioni internazionali, il 9 settembre 2022 Walter D’Angelo si troverà in Ecuador. Per disputare una gara di fondo, 3500 metri in mare aperto. Una gara non ufficiale, organizzata dal nuotatore ecuadoregno Galo Yepez. “L’unico nuotatore ecuadoregno ad aver fatto la traversata della Manica, il 9 settembre 1997” Una gara per pochi intimi, 30 nuotatori al massimo. “Una cosa un po' diversa rispetto ai campionati mondiali in acque gelide, dove saremo in totale duecento nuotatori” Si partecipa infatti solo per invito. “A me è arrivato direttamente da Galo” Galo e Walter sono amici, si sono conosciuti proprio in occasione della traversata dell'ecuadoregno. “Per Galo questa manifestazione ha un sapore particolare, la prima edizione si è svolta il 9 settembre 2017. A vent’anni dalla sua traversata della Manica. Lui fu più fortunato di me, riuscì a farla. Mentre io, una settimana dopo, fui fermato per le avverse condizioni climatiche

Traversata attraverso due fiumi, la prossima "impresa"

Ma la vera impresa per Walter D’Angelo sarà un’altra. Ovvero, la traversata da Pavia a Cremona che il prossimo giugno 2022 lo vedrà affrontare due fiumi diversi tra correnti che raggiungono i 7 km orari. “Partirò dalla piscina del Lido di Pavia nel tardo pomeriggio e nuoterò verso Cremona fino alla Canottieri Baldesio, dove arriverò 15/16 ore dopo. Un tempo lungo, è vero, ma nel percorso dovrò attraversare un tratto di acque ferme, 15 chilometri tra Piacenza ed Isola Serafini, che certo rallenterà il mio ritmo. Un tratto particolarmente faticoso, dopo 10 ore di nuoto a favore di corrente” Non è comunque questo l’unico ostacolo che si frappone al compimento dell’impresa da parte del nuotatore di Pieve Emanuele. “Dovrò stare attento ad entrare nel Po prima che calino le tenebre, è assolutamente vietato nuotare in notturna nel Ticino per via dei suoi pericolosi mulinelli” Situazioni che comunque non lo spaventano. “Ogni gara - rimarca Walter D'Angelo - è sempre una sfida per superare i miei limiti”

Pronto a dare il massimo, l'operazione alla spalla non deve essere un ostacolo

Il suo pensiero corre subito alla preparazione fisica, il suo vero cruccio dopo l’operazione alla spalla sinistra di due mesi fa. “Sto facendo riabilitazione, al momento ho una funzionalità di braccia e spalla pari al 75%. Conto di poter tornare alla piena funzionalità dell’arto entro la fine dell’anno ma non devo bruciare i tempi, onde evitare di vanificare quanto fatto finora. Se voglio compiere l’impresa devo comunque poter tornare ad allenarmi al meglio in piscina, con una frequenza di tre volte a settimana per complessive 6 ore e 12 chilometri totali. Ma ho tempo, per questo impegno comincerò ad allenarmi tre mesi prima. Diversamente da tanti nuotatori che per impegni simili iniziano anche un anno prima, io preferisco una preparazione più breve ma concentrata. Sono abituato a dare tutto me stesso in un arco di tempo ristretto. Il prossimo giugno sarò esplosivo al massimo