Il piacere di generare gioia e crescere i giovani con i valori dello sport. E’ questa la mission di Tam Tam Basketball, associazione nata nel settembre 2016 dalla volontà di alcuni ex giocatori di pallacanestro di lanciare un progetto sportivo indirizzato a ragazzi particolarmente svantaggiati e impossibilitati a praticare qualsiasi sport. Attiva sul territorio di Castel Volturno, cittadina campana popolata da una numerosa comunità africana, è soprattutto ai figli degli immigrati che pone le maggiori attenzioni. Con l’obiettivo di combattere il disagio sociale e favorire l’integrazione suk territorio. La loro esibizione al 20° Torneo Pavoni, conclusosi domenica scorsa, non è passata inosservata. Anche per l'innovativo metodo di allenamento ideato dal loro head coach nonché fondatore di Tam Tam Basketball, l'ex nazionale Massimo Antonelli. Si allenano infatti a ritmo di musica, per andare oltre la soglia dell'errore e migliorarsi con consapevolezza. Perché la musica arriva dove non arriva la voce del coach. Modernità ed innovazione, quindi, al 20° Torneo Pavoni. Sempre nel rispetto di quel messaggio di inclusività che fu alla base dell’operato di Fratel Brambilla, che di questo torneo per anni è stata la vera anima.

Tam Tam Basketball, a Milano una intensità mai vissuta

La partecipazione al Torneo Pavoni è stata una esperienza piena, fortemente coinvolgente - sostiene entusiasta l'ex nazionale Massimo Antonelli, fondatore di Tam Tam Basketball - Per i ragazzi che hanno avuto la possibilità di vivere una realtà diversa, nuova e, soprattutto, lontano da casa. Per molti di loro soggiornare in un albergo, viaggiare in aereo, girare per una città diversa dalla loro è stata una novità assoluta. E a me questa tre giorni a Milano è sembrata durare una settimana intera. Abbiamo vissuto intensamente ogni momento, dentro e fuori dal campo. Una intensità alla quale non siamo abituati ma che ci fa tornare a casa arricchiti. Abbiamo acquisito la consapevolezza di cosa voglia dire interagire in un contesto competitivo. E ci ha fornito indicazioni su dove intervenire per impreziosire il nostro progetto. Un progetto che è sportivo e sociale insieme”

Sport che esclude? No, grazie

Tam Tam Basketball nasce dalla volontà di alcuni ex giocatori di restituire qualcosa all’ambiente che li aveva cresciuti, attraverso la pallacanestro. E fornire pari opportunità alla fascia più debole della sua comunità. “A Castel Volturno metà della popolazione è composta da immigrati africani, in particolare nigeriani - precisa Massimo Antonelli - Ma i loro figli sono nati in Italia. Eppure fino a pochi anni fa, per lo sport italiano, erano considerati stranieri. Oltretutto quando nel 2017 ci siamo iscritti al campionato Fip abbiamo avuto la sorpresa che di stranieri ne potevamo schierare solo due. Sport che esclude? Progetto finito prima ancora di partire? No, non potevamo accettarlo. Abbiamo quindi lottato perché le cose cambiassero”. Oggi la norma che stabilisce che tutti i minori stranieri residenti in Italia e regolarmente iscritti a scuola da almeno un anno devono godere nello sport degli stessi diritti dei loro coetanei italiani si chiama "Norma Salva Tam Tam Basket"

Pari opportunità ed integrazione sociale, preservando l'ambizione sportiva

Alla base di tutto la volontà di dare la possibilità, a tanti ragazzi che non potrebbero praticare lo sport, di vivere la propria giovinezza. “Il territorio di Castel Volturno è molto esteso, molti di loro, per raggiungere la palestra, ci mettono anche un’ora. C’è chi viene a piedi, chi in bicicletta, chi fa l’autostop. Ma siamo riusciti ad ottenere, attraverso un crowdfunding, un pulmino che li riporti a casa la sera dopo gli allenamenti, così da evitare loro di percorrere un terreno lungo 27 km” Pari opportunità ed integrazione sociale, d’accordo. Ma l’obiettivo rimane quello sportivo. “Abbiamo una doppia missione. Da un lato dare risposta alle carenze sociali del territorio ed ad alcune lacune del diritto sportivo. Dall’altro fornire attraverso la pratica sportiva quel pilastro formativo così importante in un momento di crescita difficile come quello adolescenziale. Perché trovino quelle risposte che talvolta non trovano a scuola ed in famiglia. Senza però togliere loro l’ambizione sportiva. Il Torneo Pavoni è stato quindi per loro una ottima occasione di confronto

Music Basketball Method, per andare oltre la soglia dell'errore

Massimo Antonelli è anche ideatore di Music Basketball Method che tanto interesse ha suscitato tra chi ha potuto partecipare alla sua lezione dimostrativa svoltasi domenica scorsa nella palestra del Centro Pavoni. “La musica ha un ruolo motivatore, arriva là dove non sempre arriva la voce del coach” Velocizzare il gioco, l’obiettivo che Massimo Antonelli si prefigge. “Per farlo utilizzo cd musicali i cui brani hanno ritmi sempre più veloci – precisa l’ex campione - Voglio che gli atleti raggiungano la soglia dell’errore. Solo così posso conoscere i loro limiti e da lì cominciare a lavorare. Allo stesso tempo, l’atleta che riesce a lavorare a passo di musica acquisisce consapevolezza delle sue capacità e dei suoi miglioramenti. Non nascondo di nutrire l’ambizione di poter condividere questo metodo con i licei sportivi di tutta Italia. Magari con Castel Volturno epicentro di un nuovo percorso formativo

Torneo Pavoni, un successo che continua

Lo spettacolo comunque non è mancato nelle tre giornate del Torneo Pavoni. Oltre a Tam Tam Basketball, ne sono state protagoniste SocialOsa Pavoni, Libertas Cernusco, Urania, Armani Jeans. “Durante tutto il torneo abbiamo avuto partite gradevoli con un buon gioco ed una bella intensità dichiara Cesare Angeretti, tra i principali organizzatori del Torneo Pavoni - Gli stessi allenatori sono rimasti positivamente sorpresi di quanto visto in campo. Senza contare che Tam Tam Basketball ha avuto un’eco pazzesco, anche a livello mediatico” Della stessa opinione il presidente di SocialOsa, Alessandro Airoldi. “Oltre ad un livello tecnico piuttosto alto, a cominciare dalla finale giocata fino all’ultimo secondo (per la cronaca Libertas Cernusco ha battuto SocialOsa Pavoni 68-66 ), il messaggio che è emerso in questa edizione è quello dell’inclusione sociale. E la lezione domenicale di Massimo Antonelli sul suo metodo di allenamento è stato un intermezzo piacevole per tutti. Un momento ludico per pubblico e atleti, una fonte di approfondimento didattico per gli allenatori. Siamo felici di aver contribuito al successo di questa edizione

Innovazione e tradizione, a segnare la rotta il messaggio di Fratel Brambilla

Un entusiasmo generale che ha contagiato anche Carlo Recalcati, che della filosofia pavoniana è da sempre interprete. “Ci inorgoglisce – sottolinea l’ex ct della Nazionale - la condivisione degli sponsor alla nostra mission di inclusione sociale attraverso la pallacanestro. Un messaggio che noi ex pavoniani abbiamo ereditato da Fratel Brambilla, che del Pavoni e del suo torneo è sempre stata l’anima. E che attraverso queste rinnovate edizioni vogliamo riproporre. Per ricostruire quelle motivazioni per le quali un tempo si faceva pallacanestro in questo quartiere”